IN FIAMME I TESORI INESTIMABILI DELL'ISTITUTO D'EGITTO AL CAIRO

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centrostudigioacchinoenapoleone
view post Posted on 2/1/2012, 20:56




IN FIAMME I TESORI INESTIMABILI DELL'ISTITUTO D'EGITTO AL CAIRO
La battaglia fra dimostranti e forze dell'ordine vicino alla sede dell'edificio. In un incendio distrutti preziosi documenti e manoscritti risalenti alla spedizione napoleonica del 1798. Il ministro della Cultura: "Una catastrofe per la scienza"

IL CAIRO - Un patrimonio storico e culturale inestimabile rischia di sparire al Cairo, teatro di nuovi, pesanti scontri 1negli ultimi giorni. Si tratta di testi e manoscritti antichi, andati già parzialmente distrutti, a causa di un incendio divampato per quasi 24 ore nell'Istituto d'Egitto: una preziosa eredità della spedizione napoleonica del 1798 nel paese delle Piramidi. L'edificio, parzialmente diroccato, sembra sull'orlo del crollo, e decine di giovani sono al lavoro, rischiando la vita, per mettere in salvo volumi e mappe antiche.
La battaglia tra dimostranti e forze dell'ordine ieri si è concentrata intorno all'edificio che ospita l'Istituto, a due passi da Piazza Tahrir, con uomini con indosso uniformi militari che sono stati visti gettare sassi e spruzzi d'acqua contro i dimostranti. Che a loro volta hanno risposto lanciando bottiglie incendiarie, alcune delle quali hanno raggiunto i locali della biblioteca.
"Purtroppo non è stato possibile recuperare nulla della grande opera documentaria "Description de l'Egypte", curata dai 150 studiosi e ricercatori, che Napoleone portò al suo seguito per sviluppare la conoscenza della storia di questo paese", spiega il ministro della cultura, Shaker Abdel Hamid, definendo la distruzione dei manoscritti e di quelle opere "una catastrofe per la scienza", ed annunciando la formazione di una commissione di specialisti
per il restauro dei libri.
L'Istituto egiziano delle Scienze, fondato da Napoleone Bonaparte nel 1798 sul modello dell'Istituto nazionale di Francia, è diviso in quattro sezioni fondamentali: matematica, fisica, economia politica e letteratura, e arti. La sede ospitava circa 200mila opere, alcune rarissime, che documentano la storia e la geografia del Paese. Già durante il primo periodo della rivoluzione del 25 gennaio un episodio mai chiarito - e sul quale le indagini non avrebbero ancora dato risultati certi - aveva riguardato furti nel Museo Egizio, sul lato nord di Piazza Tahrir, compiuti da persone che si sarebbero introdotte nell'edificio dal tetto. Parte dei reperti rubati sono stati recuperati nei mesi successivi, ma sull'episodio è sempre rimasto il dubbio che i ladri fossero stati favoriti da inspiegabili lacune nei sistemi di sorveglianza.
Purtroppo, sembra che il caso dell'Istituto d'Egitto sia simile: è difficile infatti giustificare l'assenza di interventi tempestivi dei vigili del fuoco per spegnere l'incendio, appiccato in circostanze assai poco convincenti e sulla cui responsabilità manifestanti e militari continuano ad accusarsi a vicenda
fonte: repubblica.it – domenica 18 dicembre
 
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